La mano si stringe sulla manopola del gas. Il motore emette un grido più forte e la ruota posteriore inizia girare, disegnando archi di fango nell’aria.
Questo è il respiro di una moto KTM Racing che si lancia verso la prossima sfida. Nel suo petto l’intake air boot, sporco di fango e benzina, subisce i colpi della sospensione, mentre il motore tutto intorno si surriscalda e vibra.
Christian F., Team Leader Fabrication in KTM, ci ha parlato del componente protagonista di questo articolo e delle esigenti richieste dettate dall’applicazione dell’intake air boot e del mercato del Motorsport.
«Lo slot per la connessione alla scatola del filtro era stato profondamente modificato, rispetto ai componenti prodotti in serie. Quindi, avevamo necessità di riprogettare anche l’intake air boot che, essendo collocato tra sospensione posteriore e motore, potesse resistere agli urti della prima (che occasionalmente lo colpisce o ci sfrega contro) e al calore generato dal secondo. Inoltre, l’intake air boot doveva anche sopportare il contatto con acqua e carburante, per non parlare di tutto lo sporco che si può incontrare su una pista da motocross. – Queste, però, non erano le uniche esigenze di KTM Racing, che doveva affrontare anche i tempi ristretti del suo particolarissimo settore di mercato: – Dal punto di vista della produzione, nel mondo del Motorsports, abbiamo tempi molto, molto ristretti per la produzione. A volte abbiamo bisogno di nuovi componenti immediatamente! Cosa che rende impossibile affidarsi a fornitori e partner esterni».
Per andare più veloci in pista c’era bisogno di andare più veloci in produzione. Ed è così che KTM Racing è arrivata alla stampa 3D di 3ntr.


In gara e in produzione. Più veloci con la stampa 3D.
Il tema della velocità, nel mondo del Motorsport, è qualcosa di centrale anche fuori dalla pista. Proprio per questo motivo, Christian F. racconta di come KTM Racing abbia deciso di affrontare la questione dotandosi di nuove tecnologie in grado di offrire componenti dalle prestazioni elevate e, nel contempo, ridotti tempi di produzione.
«Considerati i vincoli sopra descritti, la scelta di sistemi di Additive Manufacturing ci è sembrata la più adatta. Infatti grazie dalla stampa 3D siamo riusciti ad abbattere i tempi di produzione e i costi relativi al materiale impiegato, per non parlare di quelli che avremmo dovuto sostenere se ci fossimo rivolti a tecnologie di produzione tradizionali.».
Questa dichiarazione, denota ancora una volta i benefici dell’additive manufacturing.
-“Il racing, infatti, è stato uno dei primi settori ad utilizzare in modo continuativo l’additive manufacturing. Gara dopo gara, aggiornamenti e modifiche si susseguono a ritmo vertiginoso e la velocità complessiva della produzione additiva diventa la scelta. obbligatoria. Gli stessi “ritmi vertiginosi” che KTM ha potuto affrontare grazie all’impiego di stampanti 3D di 3ntr.
«Nel caso specifico dell’intake air boot, il processo di implementazione (dall’idea al test su pista) ha richiesto solo 4 giorni. Tempi molto ristretti, rispettati solo con l’impiego della stampante 3D A2v4 di 3ntr».
KTM Racing era già a conoscenza del mondo della stampa 3D e dei sistemi FDM (Fused Deposition Modeling); quello che ha fatto la differenza e ha portato l’azienda a scegliere 3ntr è stata la particolarità dei suoi sistemi, e l’opportunità di co-stampare una vasta scelta di materiali.


KTM e 3ntr: la stampa 3D si fa “Racing”
«Per lo sviluppo di un intake air boot che soddisfacesse le nostre esigenze avevamo bisogno di una stampante 3D che ci permettesse di utilizzare polimeri di altissima qualità, con prestazioni eccellenti, quali nPower, Iglidur ed elastomeri. Nel 2019, al Formnext di Francoforte, abbiamo conosciuto 3ntr, e la nostra scelta è ricaduta sulla A2V4 che offre oltre la possibilità di poter co-stampare diversi materiali su un’ ampia area di stampa. Per la stampa dell’intake air boot, in particolare, abbiamo utilizzato l’Elasto 85.».
Oltre a quanto sopra dichiarato, KTM Racing può anche godere di quelli che sono considerati i benefici “classici” che la stampa 3D porta con sé e, in particolare:
«Non è più necessario realizzare stampi o strumenti specifici per la produzione, ed è possibile apportare modifiche al design anche nelle fasi di sviluppo, senza generare grandi ritardi e senza dover modificare gli stampi – permettendo anche di realizzare svariate versioni dello stesso componente, per un ulteriore valutazione del pezzo».


3ntr: partner per la stampa 3D professionale
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